La reazione pH gioca un ruolo fondamentale nel regolare i processi chimici e biologici del suolo; infatti sia l’assimilabilità degli elementi nutritivi indispensabili alle piante che la vita microbica del suolo sono condizionati dalla reazione pH.

La reazione pH del Suolo

INTRODUZIONE

La reazione pH gioca un ruolo fondamentale nel regolare i processi chimici e biologici del suolo; infatti sia l’assimilabilità degli elementi nutritivi indispensabili alle piante che la vita microbica del suolo sono condizionati dalla reazione pH.
L’assimilabilità di alcuni microelementi quali ferro, manganese, rame e zinco è fortemente
influenzata dal pH: un aumento di pH induce una riduzione della loro solubilità, mentre una diminuzione( aumento di acidità) la favorisce. Nei terreni sub-alcalini o alcalini, l’elevata reazione pH associata alla presenza di calcare , può indurre carenze di microelementi dovute alla loro scarsa solubilità.
Comportamento contrario manifesta il molibdeno, la cui solubilità aumenta con la reazione pH e pertanto, nei suoli acidi,la scarsa solubilità può portare a fenomeni di carenza.
La reazione pH gioca un ruolo fondamentale sull’assimilabilità del fosforo: è noto come questo elemento risulti legato prevalentemente al ferro ed all’alluminio nei suoli a reazione inferiore a 5,0 mentre per valori superiori assume un ruolo importante il calcio.
Rilevanti sono gli effetti che la reazione pH esercita su alcune attività microbiologiche del suolo.
Quasi tutti i batteri sono sensibili al pH del mezzo, in cui svolgono le loro azioni vitali ed in linea generale si può affermare che la reazione pH acida riduce o inibisce numerose attività batteriche e favorisce lo sviluppo dei funghi. Tra i processi di natura microbica che sono maggiormente influenzati dalla reazione pH , vale la pena di ricordare la nitrificazione e la fissazione dell’azoto atmosferico ad opera dei batteri fissatori diretti. I batteri simbionti delle leguminose presentano una particolare sensibilità alla reazione del terreno; e noto infatti che l’adattabilità ai bassi valori di pH varia da un minimo di 3,5( batteri della soia)ad un massimo di 5,7/6,0( batteri dell’erba medica).
Le stesse colture necessitano, per raggiungere uno sviluppo ottimale , di un ambiente chimicamente compatibile con i meccanismi biochimici di assorbimento e difesa ( nei confronti di alcuni elementi tossici) tipici di ciascuna specie. La reazione pH, principale responsabile del chimismo del terreno, esplica quindi nei confronti delle colture un’azione fondamentale in quanto determina la compatibilità tra pianta e terreno. In verità tale compatibilità sembra importante solo per alcune colture, come ad esempio alcune specie da fiore. Per le più comuni specie di pieno campo, la situazione è meno definita: in genere esse si adattano bene nell’intervallo compreso tra 5,5-8,0 ma per molte l’intervallo può essere ancora più ampio. A titolo indicativo nella tabella1 vengono riportati gli intervalli di pH preferenziali per lo sviluppo di alcune colture agrarie e non.